Mentre Sofia ronfava, stremata da una mattinata a piedi, mi son fatta coraggio ed ho creato il mio blog.
Nel mentre che principiavo a scrivere, Sofia, ristorata dal suo pisolo si è svegliata.
Nutrita la monoprole, nella speranza che trovasse altro da fare ho iniziato a scrivere.
Ovviamente tali speranze si sono infrante in tempo zero.
Dopo averla blandita con pezzi di schiaccia forniti in stile "autogestione" la nana, sfoderando la sua consumata tattica di dolci sguardi e languide carezze, ha iniziato a chiedermi di venire in braccio.
Bhè in questo momento è dove vuole essere, muovendosi e dimenandosi, come solo una bimba sicura tra le braccia di mamma può fare! E lei si sente paurosamente curiosa.
E la mamma scrive...ce la si può fare, nonostante la nana incatatrice
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